Alessandro chiede:
Buon giorno, c'è poca conoscenza dell'ingegneria elettrica, quindi voglio chiedere agli esperti. La situazione è la seguente: nel sito è necessario collegare il filo al cavo. Il cavo di alimentazione in alluminio, 2x10, in rame intrecciato 2x6 è stato collegato ad esso con dadi, lungo circa 20 metri. Abbiamo assemblato uno shield composto da un difavtomat da 20A e da una presa da 16A.Una saldatrice max 32A andrà collegata direttamente allo schermo, ma la smerigliatrice non viene utilizzata al massimo, non conosco la potenza, il cerchio è 250.
Si teme che possa esserci un riscaldamento del filo dopo la macchina, specialmente nel punto di aggancio e, di conseguenza, il suo incendio, temiamo anche che il cavo stesso possa surriscaldarsi. L'intera struttura passa attraverso le case di cambio, quindi questo sarebbe estremamente indesiderabile.
La domanda è: quanto proteggerà il difavtomat da questo e i timori possono essere confermati?
E anche cosa bisogna fare per eliminarlo, nel caso si commettano errori.
Lo scudo è già stato portato e consegnato, e il budget non è affatto grande.
Saldatura e molatura verranno utilizzate per un totale di 6-7 ore al giorno.
In generale, se il consumo totale non supera i 32A, questo cavo sarà sufficiente e non dovrebbe riscaldarsi. Un cavo in alluminio con una sezione di 10 mm² può sopportare una corrente fino a 60 A quando è aperto (non in un tubo o scatola o qualcosa di simile) secondo la tabella 1.3.5 di Capitolo 1.3. PUO. Dovresti essere guidato da questa corrente, ma non dovresti mettere la macchina su più di 50A. Lascia che ci sia un margine corrente.
Non dimenticare di coprire la linea del cavo con qualcosa se lo hai sotto il sole in modo che l'isolamento non si deteriori. Per non surriscaldare il giunto, renderlo normale, cioè o con un manicotto, o mediante saldatura, o con qualche tipo di accoppiamento.
Il difavtomat proteggerà sia dal sovraccarico (cortocircuiti) che dalle correnti di dispersione a terra (se c'è un buon contatto con esso).
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